
Provate ad osservare con un pizzico di fantasia una cartina geografica di Venezia.
Riuscite a vederlo il pesce formato dai suoi sestieri (quartieri)?
Sì?
Bene, allora come me sarete d’accordo con Tiziano Scarpa, che nel suo libro sostiene appunto che Venezia assomigli ad un pesce, la cui coda è il sestiere Castello, situato nella sua parte più orientale.

Inizia qui il mio/nostro viaggio attraverso i sestieri di Venezia.
Ad ognuno dedicherò un itinerario ad hoc, con tutte le curiosità e le dritte che ho collezionato negli anni.
Ho scelto d’iniziare da quello considerato la sua anima, dove ancora vivono i veri veneziani, il più esteso e caratteristico: il sestiere Castello.
Cercate di arrivarci a piedi, anche se la strada è davvero tanta se si parte da Piazzale Roma o dalla stazione dei treni S.Lucia.
Nonostante la fatica, sarete ripagati dalle meraviglie che scoprirete pian piano lungo il percorso.
Per chi invece preferisse risparmiare un po’ d’energie, suggerisco di arrivare a Castello con il vaporetto n.2 da Piazzale Roma o dalla stazione dei treni S.Lucia, scendendo alla fermata S.ZACCARIA.
L’itinerario è da considerarsi giornaliero, se si vuole vedere proprio tutto con calma. Ricordatevi d’indossare scarpe comode e di essere sempre pronti ad alzare gli occhi in sù, perché Venezia regala incantevoli scorci in ogni momento!
SESTIERE CASTELLO DI VENEZIA: LA RIVA DEGLI SCHIAVONI
Tra le rive più lunghe della città, divide il sestiere San Marco dal sestiere Castello.
Affollatissima in ogni stagione, La Riva degli Schiavoni è il crocevia della maggior parte dei flussi turistici.
Partendo dal Ponte della Paglia, – dal quale si ha un’ottima vista del più celebre Ponte dei Sospiri – il nostro itinerario procede dando le spalle a Piazza San Marco, verso i Giardini della Biennale.
Tra i prestigiosi hotel che s’affacciano sulla riva, meritano una menzione l‘Hotel Danieli – dove soggiornarono, tra gli altri, Wagner, Goethe, e Charles Dickens – e l’eclettico Hotel Metropole che vanta un ristorante con una stella Michelin e un bar con un affascinante giardino.

LA CHIESA DI SAN ZACCARIA E LA CHIESA DI SAN GIORGIO DEI GRECI
Imponente chiesa che risale al quattordicesimo secolo, San Zaccaria è dedicata al padre di San Giovanni Battista.
Al suo interno sono sepolti molti dogi e, tra le altre opere, si può ammirare la pala d’altare Madonna in trono col Bambino e santi di Giovanni Bellini.
La Chiesa di San Giorgio dei Greci è invece il più antico e storico edificio religioso ortodosso in Occidente, ricco di mosaici ed icone.
Al suo esterno spicca il campanile leggermente storto, sempre fotografatissimo.

I GIARDINI DELLA BIENNALE E L’ ISOLA DI SANT’ELENA
Realizzati nel 1807 per volere di Napoleone Bonaparte, i Giardini, polmone verde della città, hanno una doppia anima.
Zona relativamente tranquilla dove rifugiarsi soprattutto durante le afose giornate estive, si trasforma completamente con il fermento dell’Esposizione Internazionale d’Arte Biennale, ospitata proprio qui ogni due anni.
La vicina area di San’Elena tiene invece sempre fede alla sua tranquillità.
Dopo aver visitato l’omonima chiesa e il chiostro, sedetevi su una delle panchine del Parco delle Rimembranze, da dove avrete una vista del Bacino di San Marco da cartolina.



LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE E VIA GARIBALDI
Dopo esserci riposati un po’, ci dirigiamo verso la Chiesa di San Giuseppe.
Qui possiamo ammirare Il senatore Bon in preghiera dinanzi all’arcangelo Michele che scaccia Lucifero di Tintoretto, alcuni affreschi di Jacopo Palma il Giovane e L’Adorazione dei pastori e San Girolamo di Paolo Veronese.
Tornando indietro ci s’imbatte in uno dei miei posti preferiti a Venezia: la Serra dei Giardini.
Vi ho già parlato qui di quanto io ami questo locale, ma non potevo non nominarlo e non consigliarvelo anche in quest’articolo 😊
Ricaricate le energie alla Serra dei Giardini, con una camminata di pochi minuti si arriva in via Garibaldi.
Anima del sestiere Castello di Venezia dove ancora si respira una vera autenticità, era un tempo luogo di contrabbando di ogni genere di mercanzia.
Sedetevi ad uno dei tanti locali con tavolini esterni, ordinate un tipico cicheto e un’ombra da bere ed osservate lo scorrere della vita veneziana.
Ad un estremo di via Garibaldi, verso Riva Sette Martiri, troverete un edificio particolare, la cui forma ricorda la prua di una nave.
Si tratta della Casa di Giovanni e Sebastiano Caboto, famosi esploratori a cui si deve la scoperta del Canada.



SESTIERE CASTELLO DI VENEZIA: L’ISOLA DI SAN PIETRO
Attraversato il ponte che collega l’isola di San Pietro al resto del sestiere, si entra in una vera oasi di pace.
Al centro del Campo alberato spiccano la Basilica di San Pietro di Castello – l’antica cattedrale di Venezia – e il campanile in pietra d’Istria.
Originaria architettura palladiana, questa chiesa ha un’imponente cupola alta ben cinquantaquattro metri (solo quattro in meno del cupolone di Michelangelo a Roma).
Al suo interno ospita la cattedra di San Pietro, il cui schienale fu realizzato con un’antica stele funeraria islamica con incisi i versetti del Corano.
Curiosità: se osservate bene al centro del Campo noterete una pietra bianca che spicca tra le altre.
Secondo una tradizione popolare, questo era il punto esatto dove il Doge incontrava il Patriarca, a metà tra la chiesa e la riva, per accontentare sia l’autorità spirituale che quella temporale.


CAMPO RUGA E IL SOTOPÒRTEGO ZURLIN
Riattraversato il ponte, merita una sosta Campo Ruga, uno dei quartieri più caratteristici della città.
Qui, dove l’aria profuma di panni stesi al sole, vi consiglio di osservare l’allegra quotidianità degli abitanti.
Se vi va, addentratevi anche nel Sotopòrtego Zurlin, il sottoportico più basso della città al quale si associa la storia di un fantasma.
Leggenda narra infatti che qui, in una fredda giornata di pioggia del 1929, una ragazza riuscì ad attirare l’attenzione di un medico implorandolo di aiutare la madre gravemente malata.
Curata l’anziana, il medico perse completamente le tracce della ragazza che, a quanto pare, era in realtà morta da tempo.
Che ci crediate o no, vi invito ad addentrarvi nella calle anche se all’inizio la sensazione non sarà delle migliori – soprattutto per chi come me è un po’ claustrofobico.
Poi però si arriva in una bellissima corte privata piena di fiori e lo spettacolo è assicurato! (massimo rispetto però eh, mi raccomando!)


SESTIERE CASTELLO DI VENEZIA: L’ARSENALE
Un tempo uno dei maggiori cantieri navali d’Europa, è attualmente sede di manifestazioni ed eventi culturali.
L’Arsenale è stato per secoli il cuore dell’industria navale veneziana ed occupava più di cinquemila operai, anticipando il concetto di fabbrica su catena di montaggio.
Il padre della lingua italiana, Dante Alighieri, vi dedicò un passo della Divina Commedia, tanto rimase colpito ed affascinato da questo luogo.
L’Arsenale si estende per una vasta area della città, e la sua antica maestosità si respira soprattutto al suo ingresso – la Porta di Terra – dove è possibile ammirare i quattro leoni e le due torrette.
Se siete appassionati, vi consiglio di visitare anche il Museo Storico Navale, il più importante in Italia nel suo genere.

CAMPO BANDIERA E MORO O DELLA BRAGORA E IL SOTOPÒRTEGO DEI PRETI
Campo Bandiera e Moro, che ospita la Chiesa di San Giovanni in Bragora dove venne battezzato Antonio Vivaldi, mi trasmette sempre una bella sensazione di serenità.
Non è mai affollato e mi piace sedermi all’ombra di una delle sue panchine a leggere un libro, con i suoi bei palazzi storici a fare da cornice.
Tappa romantica: il Sotopòrtego dei Preti, dove tra le travi di legno troverete un cuore di mattoni rosso, ricordo di una sfortunata relazione tra un pescatore e una sirena.
Leggenda narra che toccando il cuore il proprio desiderio d’amore verrà realizzato entro un anno… che dire… tentar non nuoce 😉 !
Per una dolce pausa, poco lontano troverete la Pasticceria alla Bragora, dove è possibile gustare squisiti dolcetti tipici veneziani.



CAMPO SAN FRANCESCO DELLA VIGNA E IL SOTOPÒRTEGO DE LA CORTE NOVA
Uno dei Campi più estesi e tranquilli di Venezia, San Francesco della Vigna deve il suo nome ai vigneti che vi sorgevano fino al 1200.
Da non perdere la Chiesa, realizzata da Jacopo Sansovino e da Andrea Palladio (facciata) con il bellissimo chiostro e giardino.
Proseguiamo poi verso Calle Zorzi, fino ad arrivare al sotopòrtego de la Corte Nova, dove si trovano due quadri dedicati ai Santi e alla Madonna che, si narra, protessero gli abitanti della zona dalla peste del 1630.
Nel punto dove la peste cadde sconfitta venne messa una pietra rossa che, secondo la leggenda, porterebbe disgrazie e sfortuna a chiunque la calpesti, quindi… occhio!



SESTIERE CASTELLO DI VENEZIA: CORTE DELL’ARTE
In una corte del ‘400, un ex negozio d’antiquariato è stato trasformato da pochi mesi in uno spazio creativo.
All’interno de La Corte Dell’Arte potrete trovare pezzi unici made in Italy, installazioni artistiche e anche interessanti corsi d’artigianato.



CAMPO SANTI GIOVANNI E PAOLO
Tra i più ampi di Venezia, questo Campo ospita la maestosa Basilica di Santi Giovanni e Paolo – luogo di sepoltura di ben 25 dogi e dal soffitto decorato da Veronese – , il monumento equestre dedicato a Bartolomeo Colleoni e la Scuola Grande di San Marco, oggi ingresso dell’Ospedale Civile della città.
Concedetevi una pausa da Rosa Salva, storico bar con tavoli all’aperto, ottimi i tramezzini.



SESTIERE CASTELLO DI VENEZIA: LA LIBRERIA ACQUA ALTA
Entrarci significa tuffarsi… in un mare di libri!
Nulla, in quella che viene definita una delle librerie più belle al mondo, è ordinario.
Non esiste una catalogazione digitale dei libri che, divisi per argomento, sono spesso contenuti in antiche vasche da bagno, imbarcazioni in disuso e, ovviamente, una gondola.
Tutto, all’interno della Libreria Acqua Alta, è simile ad una caccia al tesoro.
Con – molta – pazienza dopo aver ammirato l’originale scala creata con vecchi volumi e la suggestiva uscita di sicurezza con vista canale, si possono scovare introvabili libri di arte e storia locale, cartoline di Venezia in bianco e nero e singolari illustrazioni.
Ah, e ad aspettarvi, tra uno scaffale e l’altro ci sono anche i veri padroni di casa: i mitici gatti della libreria, ben contenti di ricevere le coccole di tutti.
La Libreria Acqua Alta è un angolo magico del sestiere Castello di Venezia che vi consiglio assolutamente di visitare e dove, è bene ricordarlo, dopo aver goduto delle sua spettacolarità, sarebbe cosa buona e giusta non limitarsi a scattare solo qualche fotografia.




PALAZZO GRIMANI
Quella che fu la dimora di una delle più importanti famiglie nobili veneziane, i Grimani, è attualmente un museo dove si possono ammirare straordinari affreschi, statue e decori rinascimentali.
Da non perdere l’inno alla natura delle decorazioni della Sala dei fogliami, la scala decorata e il cortile in stile romano.
CAMPO SANTA MARIA FORMOSA
Circondato da palazzi storici come Palazzo Vitturi, Palazzo Priuli, Palazzo Donà e Palazzo Malipiero Trevisan – antico salotto letterario dal sapore internazionale -, è uno dei Campi più suggestivi di Venezia.
Da visitare assolutamente anche la Chiesa di S.Maria Formosa (con opere di Giambattista Tiepolo e Jacopo Palma il Vecchio) e la Fondazione Querini Stampalia, dove potrete trovare una meravigliosa biblioteca, un’interessante casa museo e l’affascinante giardino ridisegnato nel 1949 da Carlo Scarpa.
A qualche minuto di distanza da Campo Santa Maria Formosa si trova il ponte del Paradiso, dal quale si può notare un arco del 1500 che unisce due palazzi diversi, l’Arco del Paradiso, che raffigura la Madonna.

Termina qui il mio itinerario dedicato al sestiere Castello, aspetto i vostri commenti o suggerimenti… nel frattempo… Buona Venezia!
Un articolo bello e piuttosto interessante
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Grazie Maria!