
Il profumo del mare e il suono del vento, il calore della gente, i frammenti di storia disseminati ad ogni angolo e gli inconfondibili sapori: trascorre una settimana in Sicilia è stato un vero e proprio inno ai sensi.
Avere la bellezza dietro casa e non saperlo.
È sempre così, no?
Non si riesce mai ad apprezzare fino in fondo quello che si ha a portata di mano – o a poche ore di aereo.
Sono davvero contenta – da quando sono tornata a vivere in Italia, come ho già raccontato qui – di aver riscoperto alcune meravigliose mete nazionali.
Perché, diciamocelo, il nostro è davvero il Paese più bello al mondo e la Sicilia è una delle sue regioni più affascinanti.

Devo assolutamente fare una piccola – doverosa – premessa: causa condizioni metereologiche più che avverse, ho dovuto stravolgere parecchi piani, non riuscendo a visitare tutto quello che avrei voluto.
E le foto non sono potute venire benissimo.
In otto giorni ho trovato il sole forse in due – e ci sono andata ad Agosto :'( – ma poco male… la Sicilia mi ha fatto comunque brillare gli occhi ad ogni suo angolo e non vedo l’ora di tornarci per vedere tutto quello che mi manca di questa splendida Regione.
Qui di seguito ho elencato gli highlights del mio viaggio nel Sud dell’isola, la parte nord è nella lista delle mie prossime mete : )
Contenuti:
Siracusa | |
Catania | |
Taormina | |
Noto, Modica e Ragusa | |
Riserva Naturale dei Vendicari, Marzamemi e Portopalo di Capo Passero | |
SIRACUSA
Senza nemmeno rendermene conto, prima di partire ho prenotato il mio appartamento nella location perfetta.A darmi il buongiorno tutte le mattine il Mar Ionio, che avevo praticamente sotto casa come la chiesa di Santa Lucia alla Badia, dove è custodito Il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio.

Oltre ad ammirare il Castello Maniace e la splendida Piazza del Duomo, ogni giorno durante la passeggiata serale ho inoltre potuto curiosare tra le botteghe artigiane e i negozi di design che animano il dedalo delle sue incantevoli stradine.
Tra tutti segnalo il Biblios Cafè – una libreria/cafè che organizza numerose attività culturali e laboratori creativi – e Tamí, concept store che coniuga gastronomia e design.

Altra tappa obbligatoria l’Antico Mercato di Siracusa, tra le cui bancarelle spicca quella del Caseificio Borderi: il panino che Don Andrea vi preparerà – tra un karaoke e l’altro – sarà una vera esplosione di sapori.
L’attesa però potrebbe essere molto lunga, quindi armatevi di taaanta pazienza e non andateci se siete di fretta.
Assolutamente da vedere a Siracusa il Parco Archeologico della Neapolis, con il teatro greco e l’immensa cava di calcare Latomia del Paradiso, dove si trova anche la grotta soprannominata da Caravaggio Orecchio di Dionisio.
Da qui, narra una leggenda, i discorsi dei 7000 prigionieri ateniesi sconfitti nella battaglia contro Siracusa nel 413 a.C., venivano origliati dall’omonimo tiranno.

CATANIA
La seconda città più grande della Sicilia mi ha in realtà un po’ delusa: potrebbe essere splendida ma è molto caotica e trasandata, un vero peccato.
Vale comunque la pena di visitarla e vedere la Cattedrale di San’t Agata e la curiosa Fontana dell’Elefante, oltre che passeggiare tra le belle (ma maltenute) chiese di via Crociferi, facendo magari una pausa rinfrescante con un bicchiere di Seltz, limone e sale, tipica bevanda servita in praticamente tutti i bar catanesi.
La vera sorpresa di Catania è stata San Berillo.
A San Berillo non si può non fermarsi alla Trattoria de Fiore – del Forestiero per assaggiare la pasta alla Norma di Mamma Rosanna.
Una vera poesia per il palato preparata secondo la ricetta della sua bisnonna in onore al vulcano Etna: ecco che le melanzane sono le ceneri scure, i pomodori la lava, le foglie di basilico la vegetazione e la ricotta la neve spruzzata sopra.
Da Mamma Rosanna bisogna andarci carichi di pazienza perchè l’attesa può essere estenuante ma, essendo tutto preparato al momento e con il cuore, le si perdona tutto.
TAORMINA
Quando l’ho visitato purtroppo il teatro greco era allestito per un concerto e, secondo me, perdeva molto del suo fascino antico ma… che dire di questa cittadina appollaiata su di una roccia con vista sull’Etna?
Ho semplicemente adorato passeggiare in Corso Umberto I ed ammirare il golfo di Naxos da Piazza IX Aprile, senza contare che le ore trascorse in relax sulla spiaggia di Mazzarò – con la splendida Isola Bella di fronte a me – sono state tra le poche baciate dal sole durante questo viaggio…una vera meraviglia!

NOTO, RAGUSA E MODICA
Riconosciute tutte come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, queste tre città barocche sono una più bella dell’altra.
Passeggiare al tramonto in Corso Vittorio Emanuele a Noto, magari gustandosi un gelato preso alla Dolceria Costanzo, è una caleidoscopica emozione.

Il centro storico di Ragusa – Ragusa Ibla – è un insieme d’intricati vicoletti dove qua e là sorgono palazzi e chiese barocche da ammirare e, raggiungere la Chiesa di San Giorgio a Modica Alta – dopo 250 gradini! – è una soddisfazione senza uguali che vi ripagherà di tutta la fatica.

RISERVA NATURALE DEI VENDICARI, MARZAMEMI E PORTOPALO DI CAPOPASSERO
Oltre a tanta meravigliosa Storia, volevo ovviamente godermi anche le splendide spiagge sicule… peccato che, come dicevo prima, la mia settimana in Sicilia sia stata, come dire… innaffiata? 😀 da secchiate di pioggia…
Nonostante il brutto tempo ho voluto raggiungere la Riserva Naturale dei Vendicari, Portopalo di Capo Passero – per una nuotata nel punto più a sud della Sicilia – e l’incantevole villaggio di pescatori Marzamemi.
Temerarietà a parte, sono certa che con il sole siano tutti e tre ancora più belli.
E quel poco che ho visto mi è comunque piaciuto parecchio, quindi consiglio vivamente di visitarli.

Un’isola meravigliosa, è vero! Molto presto, vorrei visitare Siracusa, dove non sono ancora mai stato 😊
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La nostra Italia è tutta stupenda… e la Sicilia meravigliosa. A Siracusa ti consiglio di cercare una sistemazione ad Ortigia… è un incanto!